
Intitolato a Matteo Farina il Centro Servizi Diocesano del Progetto Policoro per il Sociale
Il 24 ottobre scorso, in occasione del consueto incontro mensile di preghiera, il Centro Servizi diocesano del progetto Policoro sito in Brindisi in via Tarantini, è stato intitolato al Venerabile Matteo Farina per la profonda sensibilità e competenza da lui mostrate, nel corso della sua pur breve vita, verso i temi del sociale e del bene comune.
Questa sensibilità, dal 1995, è promossa nelle diocesi aderenti al Progetto Policoro attraverso gli Animatori di Comunità e le équipe che li sostengono. Una sensibilità radicata in una profonda e concreta spiritualità e nella volontà di contribuire al bene comune del proprio territorio, elementi che hanno contraddistinto il percorso terreno di Matteo.
Numerosi sono, infatti, gli scritti inerenti a tematiche affini a quelle del Progetto Policoro, quali la giustizia sociale, la dignità del lavoro e la cura del Creato.
La sua testimonianza – arricchita dalla formazione francescana di Matteo, in linea con uno dei luoghi simbolo del Progetto, Assisi – rappresenta un modello di dedizione e speranza, capace di ispirare i giovani a coniugare la crescita spirituale con una concreta attenzione ai bisogni del territorio e della comunità.
Nel corso della cerimonia, presieduta dall’Arcivescovo di Brindisi, sua Eccellenza Mons. Giovanni Intini, sono stati letti alcuni scritti molto attuali di Matteo che rivelano la sua profonda attenzione verso il mondo del lavoro, la dignità dei lavoratori e la sicurezza delle condizioni lavorative:
“Più controlli, più formazione e più facilità nei finanziamenti alle imprese per promuovere un progresso economico che vada di pari passo con il miglioramento delle condizioni di vita anche nei luoghi di lavoro.
Il diritto a una vita dignitosa è di tutti!”
“Per far ciò è necessario l’impegno di politici e datori di lavoro in primis, dei responsabili alla sicurezza, ma anche di ognuno di noi, per la nascita di una nuova mentalità capace di porre l’uomo, la persona, al centro di ogni attività lavorativa, in opposizione alla crudele tendenza di ridurre il lavoratore a semplice merce nelle mani di un capitalismo sfrenato che non ha nulla di umano e annienta la vita del lavoratore in nome dello sviluppo economico.”