Non sono d’accordo! Non sono d’accordo ad un’inutile occupazione. Sono convinto che questa è solo una scusa per non andare a scuola. E ciò non mi dà fastidio perché fa piacere a tutti i giovani l’idea di “aggirare” “l’ostacolo scuola”. Ciò che sono convinto non sia corretto è sfruttare questo argomento per “zumpare”. Non volete andare a scuola? Non andate! Ma non dite che la colpa è della riforma Moratti, perché si parla solo per sentito dire, senza conoscere effettivamente il problema. Se il motivo fosse veramente l’interesse per una riforma ingiusta saremmo venuti tutti a scuola, a discutere, a batterci per i nostri diritti, ma purtroppo credo di avere ragione. È diventata ormai una moda questa, un mezzo per giustificare davanti ai genitori il non andare a scuola. Ma perché tante bugie agli altri ed a noi stessi?! Non fanno altro che indebolire la nostra personalità. Ognuno ha il diritto – dovere di dire la sua, con i giusti modi e nel rispetto degli altri. Nel programma Rock Politik, trasmesso l’altro ieri sera in tv, Roberto Benigni ha detto una frase bellissima: “non sono d’accordo con quello che dici, ma avrei dato la vita affinché tu lo dicessi”. Questo esempio proprio a sottolineare l’importanza della libertà di pensiero! Tanti nella storia sono morti per la libertà! Giunti nel 2005 noi giovani ci apprestiamo a camminare come i gamberi: al contrario! Sarebbe bello che ognuno esprimesse il proprio pensiero, in modo da arricchire, con pacifiche discussioni, il bagaglio di cultura sociale della collettività. Ho deciso quindi di far valere i miei diritti con la “forza della non violenza”, un esempio di Ghandi, continuando a venire a scuola, deciso a far valere il mio pensiero; potrà anche essere sbagliato… ma “devo” esprimere la mia opinione. La libertà deve vincere…
Matteo Farina
Brindisi, 29/10/05