Ciao Daniele,
è da un po’ che cerco di parlarti. Ti ho inviato un sms con le scuse per tutto il male che ti abbiamo fatto, gli insulti e così via; mi è dispiaciuto non ricevere una tua risposta. So che potresti anche dire: “ma vedi questo, che vuole” o “arrivi un po’ tardi”. Per il fatto che le mie scuse arrivano tardi è verissimo, ma rispondendo a “che vuole”, beh, rivorrei la tua amicizia, rivorrei il gruppo, le serate insieme e anche i piccoli litigi che sono sempre sfociati in un rinforzare l’amicizia. Ora, tu mi hai più volte spiegato che non era con me che eri arrabbiato (e spero sia ancora così), e so quanto è difficile superare il blocco che ne deriva da un litigio, ma ti chiedo, in ricordo dei bei momenti passati insieme, di buttare via ogni barriera. Spero tu legga questa lettera e possa capire quanto sarebbe bello tornare come o meglio di prima; spero tu mi risponda, anche con un fischio, con un segnale di fumo, per cercare insieme di risolvere ogni problema; mi farebbe tanto piacere magari anche vederci. Io non voglio invadere la tua libertà: scegli tu. Concludo col dirti che se faccio tutto questo è perché credo sia il Signore che mi spinge e guida: come vedi DIO NON CI LASCIA MAI SOLI. So che non sei mai stato troppo vicino a Gesù, o meglio alla Santa Messa, ma ricordati che Lui non si è mai allontanato un istante da te, ed è proprio per questo che oggi manda me, inutile servo, ad aiutarti a ritrovare l’amicizia e la gioia. SPERO TU ME NE DIA LA POSSIBILITÀ. Non posso prometterti grandi cose, ma di sicuro, pregando insieme Gesù, Egli interverrà a risolvere la situazione in qualche modo. Questo te lo assicuro. BASTA VOLERLO! Aspetto una tua risposta… (lettera, sms, telefono, ecc.).
Ti voglio bene. CIAO.
P.S. Non farmi attendere troppo, altrimenti ci resto secco di crepacuore o di ansia!
Tuo amico Tetè