29 Mar

Buona Pasqua con Matteo

Carissimi Amici, è con gioia che vi aggiorno sul cammino romano della Causa di Matteo. Il fatto che non ci siano avvenimenti pubblici e solenni come li abbiano vissuti gli ultimi due anni con l’apertura e la chiusura del Processo diocesano, non vuol dire che tutto sia fermo. Quando una causa è a Roma, presso la Congregazione delle Cause dei Santi, i passi ci sono, importanti e significativi, ma silenziosi e sono lieta di potervi aggiornare su quanto è avvenuto. Fra un mese circa, il 24 aprile, sarà passato un anno dalla chiusura del processo diocesano alla quale tanti di voi hanno partecipato; cosa è successo nel frattempo? Devo riconoscere che in genere questi passaggi romani non sono veloci, ma la causa di Matteo ha corso e tutto si è svolto con celerità.

Gli atti processuali hanno ricevuto il decreto di validità il 22 settembre 2017, ossia la Congregazione delle Cause dei Santi ha riconosciuto che il processo svoltosi in diocesi è stato fatto nel pieno adempimento delle norme giuridiche che regolano la prassi di questi processi. Il successivo 1° dicembre la Congregazione delle Cause dei Santi ha assegnato alla Causa di Matteo mons. Maurizio Tagliaferri come Relatore. E’ un officiale della Congregazione che deve leggere ed esaminare la così detta Posizione del Servo di Dio sulla vita, le virtù e la fama di santità. Un volume che presenta Matteo nel suo sforzo di amare Dio, sperare in  lui, farlo amare, amare il prossimo, così come lui ha fatto nella vita di ogni giorno. La redazione di questo volume è stata fatta da me come Postulatrice della Causa e consegnata al Relatore poco prima di Natale. E’ un lavoro di circa 800 pagine che comprende la presentazione delle deposizioni processuali, la biografia documentata del Servo di Dio, lo studio sulla pratica da parte di lui di ogni singola virtù, l’apparato iconografico. A fine aprile il volume andrà in stampa e una volta stampato sarà esaminato dal Collegio dei Teologi Censori che dovranno pronunciarsi circa il suo eroismo nell’esercitare le virtù cristiane; ci sarà poi il giudizio molto importante della Congregazione plenaria dei Cardinali e Vescovi che fanno parte della Congregazione delle Cause dei Santi e alla fine l’autorizzazione del Papa a riconoscere Matteo venerabile, ossia un cristiano doc, che ha vissuto il Vangelo sul serio, in grado eroico.

Non sia parla di beatificazione perché per questa occorre che venga riconosciuto un miracolo ottenuto per intercessione di Matteo.

Sembra un cammino lungo, ma, come ho detto diverse volte, Matteo è un giovane e i giovani corrono e ci sanno riservare delle belle soprese … Anche quando si tratta di essere fatti santi!

E’ importante far conoscere ed amare Matteo ai giovani, a quanti si sentono un po’ persi e soli nel cammino quotidiano della vita, perché lui era sempre sereno e pieno di gioia vera, quella gioia che Gesù ci ha dato con la sua Resurrezione. Matteo amava il Signore ma non si sentiva mai arrivato in questo amore, voleva crescere nel suo donarsi a lui in modo maturo, consapevole, adulto e la Pasqua per lui era un momento importate per rinnovarsi in questo cammino verso Dio. Nel fare  ad ognuno di voi i miei auguri, ancora una volta, faccio mie le parole di Matteo :

“spero che veramente la Pasqua di Resurrezione ci trasformi. Magari proprio questa sarà la base per ricominciare ad amare col cuore e con ardore Dio”.

Dott. ssa Francesca Consolini

Postulatrice

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"E poi un giorno la luce, il pianto, non di sofferenza, ma quasi di commozione..."

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